Il vero valore del tempo: cambiare prospettiva per abbracciare il successo

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Il tempo.

È una forza onnipresente, qualcosa che misuriamo, inseguiamo e, troppo spesso, temiamo.

Il tempo è una delle risorse più preziose che abbiamo. Eppure, lo trattiamo spesso come un avversario da battere. Per gran parte del mio percorso imprenditoriale, ho equiparato la velocità all’efficienza, muovendomi sempre al massimo ritmo per rispettare scadenze, raggiungere obiettivi e restare un passo avanti.

Ma qualcosa è cambiato.

Forse sono stati gli errori che ho commesso nel prendere decisioni troppo in fretta, solo per scoprire poi che la strada che avevo abbandonato era in realtà quella giusta. O forse è stato il compiere 40 anni e rendermi conto che, vissuta troppo velocemente, la vita scorre via come un’istantanea sfocata. Alla fine, il punto d’arrivo non è una meta da raggiungere in fretta.

La fine dell’anno è spesso il momento in cui facciamo bilanci: dove siamo arrivati, cosa abbiamo conquistato e cosa desideriamo per il futuro. Per me, questo periodo di riflessione ha messo in luce un cambio di prospettiva profondo nel modo in cui vedo e do valore al tempo. Un approccio che ha trasformato non solo la mia vita personale, ma anche il mio modo di fare impresa e di definire il successo.

Questo articolo non è una condanna della produttività né un invito ad abbandonare l’ambizione. È un invito a ripensare il nostro rapporto con il tempo: comprenderne la fluidità, la soggettività e il potere immenso che ha quando smettiamo di vederlo come un nemico.

Rompere il ciclo

Nei miei primi anni da imprenditore, credevo che velocità fosse sinonimo di progresso. Prendere decisioni rapide, completare compiti in fretta, misurare il successo in base a quanto velocemente riuscivo a passare da un traguardo all’altro.

Per me, velocità significava efficienza, successo e controllo.

Ma guardandomi indietro, vedo chiaramente i difetti di questo approccio. Decisioni affrettate spesso portavano a errori evitabili.

Queste riflessioni mi hanno portato a chiedermi: perché abbiamo così fretta? E soprattutto, cosa potremmo guadagnare se accettassimo un ritmo più lento e consapevole?

Il tempo è una prospettiva, non una regola

Come imprenditori, spesso trattiamo il tempo come un vincolo, qualcosa di scarso che dobbiamo costantemente rincorrere. Ma la verità è che il tempo è una risorsa da gestire, non da temere.

Quest’anno, ho compreso che il tempo, così come lo conosciamo, è una costruzione sociale. La natura non segue orari rigidi: un albero non guarda l’orologio prima di crescere e un uccello non si affretta a rispettare una scadenza. Eppure, noi esseri umani – che ci consideriamo le creature più intelligenti – siamo schiavi del ticchettio dell’orologio, convinti di non avere mai abbastanza tempo.

Un esempio semplice: una mattina mi sono svegliato più tardi del solito e ho subito avuto la sensazione di essere in ritardo con i miei impegni. Ma mentre ascoltavo la BBC per praticare l’inglese, il giornalista ha annunciato: “Good morning, it’s 7:00.”

Improvvisamente, mi sono reso conto che, secondo l’orologio di Londra, ero perfettamente in orario.

Quel momento mi ha ricordato quanto sia arbitrario il nostro concetto di tempo.

Mentre ci avviciniamo a un nuovo anno, mi sfido – e vi sfido – a ridefinire il nostro rapporto con il tempo. Invece di correre contro di esso, perché non impariamo a viverlo? Invece di contare le ore, perché non rendiamo ogni ora significativa?

La preparazione come base per una crescita sostenibile

Come trader sportivo, imprenditore e uomo in continua formazione, ho capito che il successo dipende dalla capacità di padroneggiare il tempo.

Quest’ultimo anno mi ha insegnato che la pianificazione e la preparazione sono le fondamenta della crescita sostenibile. Che sia nel business o nella vita personale, avere una visione chiara ci permette di agire con intenzione. Ci offre lo spazio per allineare le nostre azioni ai nostri valori e garantisce che ogni mossa sia sia deliberata che efficace.

La fine dell’anno è il momento perfetto per abbracciare questa mentalità. Non limitarti a riflettere sui tuoi successi, ma chiediti anche: quanti momenti hai vissuto davvero e quanti hai semplicemente spuntato dalla tua lista di cose da fare?

Per me, rallentare mi ha portato più chiarezza, permettendomi di concentrarmi su ciò che conta davvero: costruire qualcosa di significativo, sia professionalmente che personalmente.

La fisica quantistica ci dice che il tempo non è lineare; è un concetto fluido, influenzato dalla nostra percezione. Ciò significa che possiamo modellare le nostre esperienze e i nostri risultati semplicemente cambiando il modo in cui utilizziamo e percepiamo il tempo. Per me, questo ha significato costruire sistemi e processi che permettano un’esecuzione ponderata anziché un’attività frenetica.

Come imprenditori, è facile rimanere intrappolati nell’urgenza dei risultati immediati. Ma il vero successo deriva dalla capacità di bilanciare preparazione e tempismo.

Guardando avanti: il tempo come alleato

Mentre ci avviciniamo al nuovo anno, voglio portare avanti questa prospettiva.

Voglio concentrarmi sul vivere secondo il mio ritmo, allineando le mie decisioni ai miei valori ed energie piuttosto che a scadenze arbitrarie. Che si tratti di business, relazioni o crescita personale, ho imparato che il momento giusto non è dettato dall’orologio, ma dall’allineamento tra opportunità, preparazione e intenzione.

Quindi, mentre diciamo addio a un anno e ne accogliamo un altro, vi invito a ripensare il vostro rapporto con il tempo. Invece di correre attraverso di esso, concediamoci il lusso di viverlo appieno.

Dopotutto, il successo non è una questione di velocità, ma della profondità e del significato che diamo a ogni passo del nostro percorso.

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Davide Renna

Entrepreneur and sport trading pro, with a passion for financial growth and strategic innovation, while keeping a strong focus on personal growth and well-being. My goal is to build solid global partnerships through innovative strategies and growth opportunities.